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dico ogii medesimo: Tu giudichi gli altri, e non

insogni a te; tu di’ che lo uomo non dee imbolare, e tu imboli; tu di’ che l’uomo non faccia adulterio, e tu il fai. Cato disse: Ciò che tu biasimi, ti guarda di fare, che laida cosa è quando la colpa cade sopra te’. Agostino dice: Ben dire, e male operare, non è altro che sé con sua boce dannare. Appresso: Guarda ciò che tu vuoi dire, se tu il sai, o no, che altrimenti non lo potresti tu ben diro. Uno uomo dimandò suo maestro, come egli potrebbe ben dire, ed essere buono dicitore: e il suo maestro gli disse: Di’ solamente quello che tu ben sai. lesù Sirach dice: Se tu hai lo intendimento, rispondi immantinente; altrimenti sia la tua mano messa sopra la tua bocca, che tu non sia ripreso per vane parole, e ne sia confuso ". Appresso: Pensa tuo ditto ^, e quello che ne puote addivenire, che molte cose hanno simiglianza di essere buone nel principio, che

scriversi l’ apostolo, e non //li apostoli, se qai sog-g-iunge: disse il medesimo? Albertano: et in eadeni epistola suhdit.

1) Corretto lui, in te, col senso, e col t: chiet sor toi. (Vedi Illustraz.)

2) Aggiunto: e ne sii dniftiso. Appresso col t: et soies fon/’as. Après. Albertano; et confatidaris.

3) Corretto diritto, in ditto, co\ i: garde la fin de tesdiz