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iiitramettore, che, secondo la legge, egli è colpevole
’ chi s’ intramette di cosa che a lui non s’ aspetta. Salomone dice: Quello che s’intramette dell’altrui bi-iga, è simile a colui che prende lo cane- per gli orecchi. E lesii Sirach dice: Della cosa che non ti grava, non ti dèi comÌ3attere. Appresso: Guarda se tu se’in tuo buon senno e^ posatamente, senza ira e senza turbazione; che altrimente dèi ’ tu tacere, e stringere tuo cuore. Tullio dice, ch’egli è grande virtude a sapere costringere li movimenti del cuore turbato, e fare tanto che’ suoi desiderii sieno a ragione. Seneca dice: Quando l’uomo è pieno d’ira, egli non vole nuU’altro che crimina ^ Cato dice: Ira impedisce l’animo, che non può giudicare lo vero; e però disse uno savio: La legge vede bene l’uomo irato.
1) Corretto incolpabile, in colpevole col t: coupable. U ms. Cap. Ver. encolpable, cioè che deve essere incolpalo. Albertano: culpa est.
2 Corretto la scienza, in lo cane, col t, e mss. Maghabec. 47 e 48. Albertano: canem.
3) Corretto pensatamente, in posatamente, co! t: paisiblement.
4) Aggiunto che altrimente, col t: car aìitrement dois etc. Albertano: nani.
5) Corretto ridere, in nuli’ altro che crimina coi mss. Magliab. 47 e 48, e col t. // ne voit rien, se de crime non. Il ms. Cap. Ver. se de crime non. Albertano: Iratiis nif nisi criminis loquitur.