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Clio sì come delT opere dm non sono stabilite per

virtiidi, così segue pericolo ’ del parlare quando non è secondo ordine di.ragione. E però innanzi che tu diclii, tu ^ dei considerare principalmente sei cose: chi tu se’, che tu voli dire, e a cui tu di’, e perchè, e come, e quando l Ragione ^ come.

Capitolo XIII.

Delle cose, di che l’uomo si dee guardare, quando vuole parlare, od alcuna cosa fare ^.

Innanzi che tu dica parola, considera nel tuo cuore chi tu se’, che voli dire; ed in primamente guarda, se la cosa tocca a te, od altrui; e se l’è cosa che la appartenga ad un altro, non te ne

1) Aggiunto sciìte pericolo, col t: ensuit périls.

2) 11 T: que tu dies ne ce ne quoi.

3) Corretto quanto, in quando col t: eìi quel tcns. Le stampe a giustificare a qualche modo l’errata lezione, aggiugnendo strafalciona e strafalcione scrivono: quando ragione comanda.

4) Qui, come fu detto, balordamente è aggiunto in coda: ragione comanda, in continuazione del periodo. È il motto scolastico: raison comment, veduto altre volte, anche in fine del capitolo. Corretto in raijione come.

5) Od alcuna cosa fare, manca al t.