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Capitolo XII.

Qui dice della guardia ’.

Guardia è guardarsi da’ vizii contrarii: suo officio si è ch’egli adoperi il mezzo * di tutte cose, ciò è a dire, che l’ uomo sì dee guardare suo avere, che per fuggire ^ avarizia non diventi guastatore *. E eh’ egli sì dee partire da folle ardimento, eh’ egli non caggia in paura: che quello è veramente ardito, che provede ciò che dee, e che imprende ^ ciò eh’ è da imprendere, e che fugge ciò eh’ è da fuggire; ma lo pauroso non fa né l’ uno né l’altro; ed il folle ardito fa l’uno e l’altro ^ Salomone dice: Guarda tuo cuore in tutte tue guardie. Egli disse in tutte guardie, che tu non creda al tuo nimico, onde dall’una parte gli chiuda le

1) Il t: De garde.

2) Corretto meglio, in mezzo, col t; le mi.

3) Corretto /are, in fuggire, col t: fuir avarice.

4) Corretto guasto, in guastatore, col t: gaxtierres.

5) Provede ciò ohe dee, manca al t.

6) Aggiunto ed il folle ardito fa l’uva e l’altro, col t: et li fox ardiz fait l’un et l’autre.