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gli onori e le virtudi, perciò che vuole ’ V uomo queste cose per avere beatitudine.
Naturai cosa è all’uomo, eh’ egli sia cittadino, e che ei costumi con gli uomini, e con gli artefici ^; poiché ^ non è naturale all’ uomo abitare ne’ diserti, ne’ quali ^ non sono genti, perchè l’uomo naturalmente ama compagnia.
Beatitudine si è cosa compiuta, la quale non ha bisogno d’alcuna cosa di fuori da sé, per la qual la vita dell’uomo si è laudabile ^ e gloriosa. Dunque la beatitudine è lo maggior bene, e più sovrana cosa, che l’ uomo possa avere ^
li Corretto; e perciò, in perciò che, col t: co/r, col contesto, e coi mss. del Sorio e Vis.
2) Male le stampe, ed il ms. Vis. e n gli uomini artefici. Corretto col t: entre les homes, et entre les artiens.
3) Corretto: ed anche, in poiché, col ms. Vis. e col t: car contre nature feroit.
4) Corretto: né quivi dove non sono genti, col ms. Vis. e col T: oìi il n’ a nulle gent.
5) Ut: puissanz, colle varianti, prizahle, prisaile, prisie.
6) Il T ha di più: et la très mieudre de touz hien qui soient. Ripetizione rifiutata dal Volgarizzatore. Il ms. Vis,: la più sovrana cosa, e la più ottima che l’uomo possa avere.