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alla conscionza ’. Agostino disse: L’allogrozza. di virtù si Ò altresì come la fontana d’acqua ^ che nasce dentro la casa. Seneca dice: Tu credi ch’io ti tolla molti diletti perchè io ti biasimo le cose di fortuna; ma non ò così’, anzi ti dono io perpetua allegrezza quando io veggio che ella nasca in tua magione *, cioè in tuo cuore Seneca dice: Tu credi che quello sia lieto perchè ride; ma lo cuore conviene che sia gioioso °. Salomone disse: Egli non è ninno diletto maggiore che quello del cuore. Anche disse: Dispregia ^ quelle cose che risplendono di fuori, ed allegrati di te. Macrobio ’ dice: Virtudi fanno solamente uomini
1) Le stampe enigmaticamente: noi non perdiamo lo diletto, ma sono rimutato di cuore all’anima, e di senno alla coscienza, Il T chiaramente: nos ne perdons mie le délit, mais il est remuez don cors à l’ame, et dou sens à la conscience. Migliorata la lezione col T.
2) Corretto l’essere, in allegrezza, col t: leesce de vertu.
3) Il T legge: he es e, da Bono tradotto allegrezza, e non l’essere come poco sopra; ma adottai la lezione del ms. Berg. acqua, perchè manifestamente migliore.
4) Il t: quanb je voel qtie elle naisse enta maison. Corretto non sia, in nasca col ms. Berg. e col t.
5) Il T: liez et joioits.
6) Corretto dispiacemi, in dispregia, col t: despitte.
7) Corretto Maccabeo, in Macrohio, col t: Macroòius. Il codice capitolari’ di Verona. Macahes.