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E ciascuna di queste tre vite ’ si lia suo fine proprio divisato dall’altre, sì come Tarte della medicina ha diverso ■ fine dell’ arte della cavalleria; che la fine della medicina si è fare sanitade, e ’1 fine della cavalleria, o vogli delle battaglie ’, si è fare vittoria.

Capitolo III. Del bene.

Bene si è secondo due modi; che un bene è quello che l’uomo vuole per se, ed un altro bene è quello che l’uomo vuole per altrui.

Bene per se si è la beatitudine, che è nostro fine, al quale noi intendiamo ^: bene per altri sono ^

1) Ag-giunto tre, che manca pure al ms. Vis. col t: et chascune de ces III vies.

2) Corretto diviso, che è pure nel ms. Vis. in diverso, coi mss. del Sorio, e col t: a sa fin diverse.

3) Bono tradusse science de combattre, in cavalleria; onde qui per maggior evidenza aggiunse: o vogli delle battaglie. Fare vittoria, è version letterale della variante di due codici del Chabaille faire victoire. Il T dice: eie bée à victoire.

4) Il T lia di più: qui est nostre fn, a qnoi nos entendons. Empiuta la lacuna, che è pure nel ms. Vis.

.5) Le stampe: son detti gli onori. Il ms. Vis. sono detti onori. Ommesso detti col t.