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virtù ’ si è la diritta ragione. Tullio dice: Lo

coiniiiciamento di virtudi ò radicato intra noi in tal maniera, che s" elle potessero crescere, certo natura ne menerebbe " a beatitudine, ma noi estinguiamo ^ li brandoni cIk^ natura n’ lia donati. S. Bernardo dice: Tutte virtù sono nell’ uomo per natura; e però cIk» virtudc è per natura, s’aggiunse con essa l’anima. Seneca dice: Virtù è secondo natura, ma i vizii sono suoi nimici. Aristotile dice: Virtù è abito di volontà ^ e governo per ammezzamento ’.: secondo noi virtù è Tammezzamento ^ intra due malizie, del sopra più e del

1) Aggiunto umana, col t: des humaines vertus.

2) Corretto certe nature ne menerebbero, in certo natura ne menerebbe, col senso, coi mss. Magliabechiani 47 e 48, e col T: certes nature nos amanroit.

3) Corretto estendiarao, in estinguiariio, col t: esleignons, e col ms. Berg. Il ms. Magliabec. 47: spegniamo il lume.

4) Le stampe: virtù è abito di governare la volontà. Corretto col t: vertus est Jiahiz de volante.

5) Le stampe: per ammonimento secondo la virtudc, corretto col t^: et governemenz par moiennetè.

6) Le stampe: e l’ammonimento in tra due malizie. Corretto col t: selonc nos, vertus est la moiennetes entre II iiialices. I mss. Berg. e Magliabecli. 47 e 48 concordano con queste tre correzioni. Il ms. capitolare Ver.: vertu est habit de volonté, govcrnement por moicnetc selonc les vertus en la moienetè entre II malices don sor plus et de la fante.