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iioii(3, vodoimno nello grandi crociato. Milioni di Europei

coml)attorono quasi tre secoli per un’ idea, o per UQ pretosto di religione. La Grecia, divisa in piccole repubbliche, era unita dal vincolo della comune religione. In periodo non lungo di anni intervenendo alle religiose solennità, accompagnate quasi sempre da giuochi, da fiere, da filosofiche dispute, da canti di rapsodi, da esposizioni di belle arti, il Greco imparava a conoscere la topografia, la storia, l’economia politica della sua nazione. Tacciamo degli Ebrei, per li quali la religione era identificata colla nazionalità. La parola fiera, corruzione di fèria, ne ricorda i giorni di festa, o feria, a’ tempi di Brunetto accompagnati dalla tregua di Dio, dall’ immunità per viaggiatori e mercadanti, accorrenti alle feste del santo protettore della terra, in nome del qualei ò ancora celebrata la sagra. Le amicizie, le parentele, le alleanze, in quelle occasioni solenni erano rassodate. Si provava col fatto, secondo la sentenza di Montesquieu, come la religione cristiana sembrando aspirare unicamente alle cose celesti, è la migliore conservatrice e fautrice al tempo stesso degli interessi terreni.

Capitolo XLIV.

Postilla il Serio, dopo di avere scritto la lezione anche da nn^ adottata: « Così leggono i tt comu-