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maestro promette di porre innanzi al suo lettore i

detti degli antichi saorgi: metrons tout avant les anciens sages. Nel principio del VII libro seguente, e nel titolo del primo capitolo di esso, è detto chiaramente, che là comincia il Libro dei vizi e delle virtù. Il T francese, pose questo titolo di fronte al libro VI del Tesoro, perchè dividendo il Tesoro in tre libri e questi in parti, e col libro VI del Volgarizzamento cominciando il secondo libro parte I del Tesoro, in quello si tratta dei vizi e delle virtù, al quale trattato r Etica di Aristotile compendiata nel libro VI del Volgarizzamento ( parte I del I del T. ) è una preparazione. Il Volgarizzamento adunque intitolò dei vizi e delle virtù il libro VII, perchè appunto in questo libro distesamente tratta di essi.

Il Nannucci parla del Fio7^e di filosofi e di savi, eh’ egli mette in luce, e crede opera di Brunetto, ed aggiunge: « Sospetterei che fosse il Trattato dei vizi e delle virtù che il Villani assegna a Brunetto, giacché è quasi lo stesso, più breve però, di quello che si ha nel Tesoro, in cui Brunetto potè poi averlo inserito più estesamente, come adoperò del Tesoretto, e di altri suoi lavori, de’ quali vi ripetè tutto quello che gli serviva all’ uopo (Op. cit. Vol. IL) »

Scrive il Chabaille nella prefazione all’edizione del Tesoro originale: « Le second livre du Trésor (VI e VII del Volgarizzamento), entièrement consacré à la morale... il se compose de deux traités distincts. Le premier est un extrait de la Morale