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L\ (lil:’ttc)zit)ne sensibile si ^ secondo la quantitado del sentimento, e nella cosa che si sente, e nella comparazione tra V uno e V altro. Dunque quando il sentimento è forte, e le cose che si sentono sono pii\ dilettevoli; grande dilettazione si apprende da quelle; però che la bontà dell’operazione si è nella fortezza del sentimento, e nel cominciamento della cosa che si sente, e nella (comparazione dell’ uno all’ altro ’.

1) Il t: li (leliz sensibles esi selonc la forme clou sens, et de la òontè sensible, por ce Jerl li delh mieudres quant li sens sont plus fort, et la chose mieux appareillie à estre sentie, ou li un et li autre ensemble, car la òontè de l’ xievrn est en IH choses: ou en la foret (/e celui qui la fait, ou en l’ acointance de la chose que il sent, ou en la comparison de l’un et de l’ autre. Il t è compendiato come dissi. I codici del Sorio hanno lezioni che sempre non corrispondono a questo compendio. Mutai con esse il fine del capitolo, che era: quindi si lascia forte dilettazione, perocché la bontà dell’ operazioni si è la fortezza delle cose che fa, e nel cominciamento della cosa che patisce.