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sua felicitaJe; però che naturai cosa è alT uomo

vivere cittadinescamente ’, e necessaria cosa ò all’uomo compire i suoi bisogni e le sue neccssitadi per li suoi vicini e per li suoi amici, le quali egli non può compire per so ^

Il fare bene è in tutti modi cosa nobile e dilettevole. E gli eletti virtuosi li quali fanno bene, sono pochi; ma gli utili e dilettevoli sono molti \ Gli amici che sono per dilettazione, debbono essere pochi, però ch’egli debbono essere sì come condimento del cibo; ma l’ amico virtuoso non può essere se non uno, sì come non può r uomo avere più che una amica la quale egli ami veracemente, però che quello amore è per sopr’ abbondanza, lo quale si conviene ad un solo ^; ma convenevolezza e consiglio ed onestade si dee ad ogni uomo per debito di virtude.

L’uomo ha bisogno d’ amici nel tempo della prosperità e dell’avversità: nella prosperità acciò

1) Il T: natii-relmeìit li hom converse avec les autres.

2) Segue il t: et Jelilahle chose est de mener sa vie avec ses amis, et partir ses biens avec eus. Manca al ms. Vis.

3) Il T: hoYiie bien esleu et vertuous, et qui facent bien, sont po; mais de projit, et de délit, en sont a grani nombre.

4) Il T: porce que amor est une sorhabondance, qui ne convient si a un non.