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che non sono operazioni ’, ma seguitansi alle operazioni. Con ciò sia cosa che sono molte arti e molte operazioni, ciascuna ha uno suo fine. Verbigrazia: la medicina ha uno suo fine, cioè dare sanitade; e l’arte della cavalleria, la quale insegna combattere, si ha uno suo fine "^, per lo quale è trovata, cioè vittoria; e l’ arte di fare navi ha un suo fine, cioè ^ navicare; e la scienza che insegna a reggere la casa sua *, si ha per suo fine le ricchezze.

Sono alquante arti che sono generali, ed alcune che sono speziali, cioè particolari, ed alcune son senza divisione, e perciò sono le une sotto le altre °. Verbigrazia: la scienza della cavalleria si è generale, sotto la quale si contengono altre

1) Le stampe leggono: ed alctme che non sono operazioni, senza dire poi die cosa siano. Corretto col T: et teles sont celes qiie l’on ensuit par les oevres: correzione fatta anche dal Sorio, colla edizione lionese, e col ms. Zanotti, ed altri. Così anche il ms. Vis.

2) Il t: et bataille a sa jine for quoi eie fu trovée.^mpita la lacuna col ms. Zanotti, e con altri citati dal Sorio.

3) Le stampe: l’arte di fare navi ha un suo fine, cioè far navi fer navicare; ommessa la ripetizione col t, e col ms. Zan. ed altri del Sorio.

4) 11 T: a geverner sa maison, et sa maisnie.

5) 11 T ha di più: c’est particuleres, et aucunes sont sanz devision; et por ce sont les unes som les autres. Empita la lacuna. Il ms. Vis. varia.