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cipi di terre, si hanno bisogno d’amici, alli quali

ellino facciano bene, e da’ quali ellino ricevana servigio, onore e grazie. E grande securtade dell’ uomo è quella eh’ egli ha per gli amici; però che quanto il grado della grandezza è piiì alto, cotanto gli sono maggiore bisogno gli amici, però che è ^ più agevole a cadere, e la sua caduta più pericolosa. Dunque vi sono molto mestieri gli amici nelle brighe, nelle angustie, e nelle avversità che ha l’uomo, e però l’amico è buono e sicuro rifugio ^ E l’uomo eh’ è senza amico, è solo nelli suoi fatti ^; e quando l’uomo è con l’amico si è accompagnato, ed hanno perfetto aiuto a compire le sue operazioni, però che di due persone perfette viene perfetta operazione ed ntendimento. Lo fattore delle leggi sì conforta li suoi cittadini ad avere caritade insieme con giustizia, però che se ogni uomo fosse giusto, anche farebbe mestiere caritade ed amistà ^; ma se osrni uomo

1) Aggiunto: ffli sono ma/jgiore bisogno gli amici, fero che, eoi inss. Mai*eiano A., Zanotti, Vis. e col t: flus li hesoigne avoir amis.

2) Il T: bons amis es très (/on refuges, et seurs pors. Aggiunto l’amico col t, e coi mss. del Sorio.

3) Il t: le ses afaire. Affaire cioè a fare, è cosa non ancor fatta, ma da farsi.

4) Il T segue: force que charité est granderesse d’amistiè, selene sa natii^re. Nel ms. Vis. è la lacuna, In luogo