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intellettiva ’. L’ uomo lia suoi termini alli quali
si movo naturalmente, infra i quali egli si volge intra il mezzo ^, se non addiviene cagione alla sua natura, la quale lo inchini a natura di bestia; le quali ^ però che sono sciolte * seguitano i movimenti di loro propri desiderii, e discorrono per le pasture, e non si astegnono di nissuna cosa ^ alla quale le conduca la natura loro. Ed in questo modo sì esce l’ uomo dello spazio de’ suoi termini; e questo cotale uomo si è peggio che la bestia per la ria vita eh’ egli ha eletta, però che la scienza dell’ uomo si è vera ^ L’ uomo che imprende scienza ^ secondo la natura della virtude
1) Il t: il se suejfre e’, abstient des mauvaises concupiscences dou cors.
2) Il T segue: mais cil qid ne s’ en sueff’re, est caincuz pas ses desirriers, et trépasse les boucs de la loi. La lacuna è pure nel ms. Vis.
3) Il t: entre quoi il se régirent, et tornoient dedanz le mi.
4) Le stampe: li quali però che sono sciolti... li conduca la natura loro. Il t: car les bestes sont etc. Applicato il discorso alle bestie, e non agli uomini, eambiando il genere mascolino in femminile, secondo il t. Così anche le edizioni lionese e fiorentina, ed i mss. del Sorio, e Vis.
5) Il t: délicieuse.
6) Il T come poco sopra: ne se sue/rent, ne abstienent.
7) II t: li hom qui set, et qui aprent, et qtii use son sens entor la vertu moral etc.