caglia1. Se tu vogli provare se la terra è grassa, tu piglierai una manata di terra, e immolleraila bene d’acqua dolce; e poi se ella è tenace o viscosa,
sappi che ella è grassa. Anche se vogli fare altra prova2 tu farai una picciola fossa, e poi la riempirai della terra medesima che tu ne avrai cavata; e se v’ha rimanente, sappi che la terra è grassa; e s’ella vi manca, si è la terra magra; e se non ve ne rimane o non ve ne manca, quella terra tiene intra grassa o magra3. E quando tu vorrai sapere di terra dolce, tu ne metterai un poco in un vasello con acqua dolce, e poi l’assaggierai con la lingua4, e saprai s’ella è dolce o amara, o di qual maniera olla è; secondo le sue maniere ch’ella ò, così divegnono le sue semenze o ’l suo frutto.
- ↑ Il t car de colour ne puet il gaires chaloir. Corretto caggia, in caglia col Sorio che cita Palladio: color tamen non magnopere querendus est. Così anche il ms. Vis.
- ↑ Il t dice solamente: et d’autre part.
- ↑ Il t cele terre est meenne, et entre II.
- ↑ E saprai etc. fino alla fine del periodo, manca al ms. Vis. ed al t, ma è in tre codici del Chabaille: et suaras se elle est douce ou amere, ou de quel maniere ele est; et selonc la maniere que ele est, devient sa semence, et son fruit.