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E sappiate, che in Etiopia sullo mare verso mezzodì è un grande monte, che gitta grande quantitade di fuoco sempre senza ispegnersi.

Oltre quella gente sono li grandissimi diserti, ove nulla persona abita, infino in Arabia.

Or udiste1 come il conto divisa brevemente e apertamente, le regioni della terra, e come ella è torniata del grande mare, ch’è detto Oceano, tutto ch’ e’ muta nome spesse fiate, secondo li luoghi dov’ egli batte. Che primieramente quivi dov’egli batte in Arabia, si è appellato lo mare d’Arabia, e poi lo mare di Persia, e poi lo mare d’ India2, e poi3 lo mare d’Ircania e di Caspe, e poi lo mare di Scithe e d’Alamagna, e poi lo mare di Gallia, e poi d’Inghilterra4, di Atlans, e di Libia, e d’Egitto.

E sappiate, che nelle parti d’India lo mare cresce e menima meravigliosamente, e fa gran-

  1. Corretto udite in udiste, col t avez oi. Il ms. Vis. ligio al t, offre molte varianti in questo capitolo rifatto in parte dal Volgarizzatore.
  2. Aggiunto e poi lo mare d’India, col t et puis la mer de Inde.
  3. Corretto Urtania, in Ircania col t Yrcaine. I codici del Chabaille variano Yrchanie, Hircanie, Ircanie, Ircaine, Irceine
  4. Il t la mer de Gales, c’est d’Engleterre.