Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
47 |
tra le duo Syrte1, ove sono le terre, là ove nessuna persona per nulla maniera può andare per li marosi del mare, che un’ora crescono e un’altra menomano, in tal modo e sì pericolosamente, che navi non vi potrebbero andare per la diversità delli marosi che non vegnono ordinatamente2.
Ed in questa maniera dura tutta la parte d’Africa, intra Egitto e ’l mare d’Ispagna3, tuttavia in coste4 lo nostro mare. Ma drieto verso mezzodì sono li deserti d’Etiopia sul mare Oceano, e ’l fiume del Nigro, che ingenera il Nilo5, che divide la terra d’Africa e quella d’Etiopia6 ove gli Etiopeni abitano.
- ↑ Il t et l’autre qui s’en va entre II sirtes, une terre où n’en puet aler etc. Bono aggiunge del suo.
- ↑ Il t ha di più mais sanz certainetè.
- ↑ Le stampe a sproposito ed in questa maniera dura tutta la parte d’Africa. Ed intra Egitto è ’l mare d’Ispagna. Corretto il senso mutando l’interpunzione, col t en ceste maniere dure toute la partie de Aufrique entre Egypte, et la mer d’Espaigne.
- ↑ Il t tozjors costeant la notre mer.
- ↑ Le stampe lo fiume Tigro che ingenera allume. Il Sorio corregge con Solino: Omnis haec plaga ab Etiopia, et terminis Asiae, Nigri flumine qui Nilum parit, ab Hispania freto scinditur. Anche Plinio, lib. V cap. ’: Nigri fons est in Etiopia, quam nonnulli Nili caput esse crediderunt.
- ↑ Corretto col t Europa, in Etiopia, per non dire che abitassero gli Etiopi in Europa.