Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/47


43

E1 per ciò vi fue già la fine delle terre abitate2 infino a tanto, che le genti crebbero e moltiplicaro, e passaro in una3 isola ch’è in mare, la quale ha per lungo ottocentomilia4 passi, cioè la gran Britagna, che ora è detta Inghilterra. E là è l’arcivescovo di Conturbia, e quel d’ Abruis5, e diciotto vescovi.

E sì v’è Irlanda, là ov’è l’arcivescovo di Armarch, e di Dublino e di Cassel e di Tuen con trentasei vescovi6. Appresso v’è Scozia, là ove ha nove vescovi.

Appresso v’è la terra di Norbe, là ov’egli ha un arcivescovo con dieci vescovi. E nella più grande parte di tutta questa isola, e specialmente

  1. Il t ed il ms. Vis. ha di più D’autre part, la terre de France vers septentrion bat la mer Ocean, et por ce i fu jadis la fins ecc. parole che mancano a nove codici del Chabaille.
  2. Corretto disabitate, in abitate col buon senso, e col t terres abitèes.
  3. Ommesso sola, che manca al t ed è superfetazione di isola, che viene appresso.
  4. Corretto ottomila in ottocentomila col t. Un codice Chabaille concorda anche questa volta col Volgarizzatore.
  5. Abruos, colle varianti francesi Bruich, Bruges, in latino Eboracus.
  6. Le stampe hanno Marchia, Ducielli, Castella.