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oltra diviene sì stretto, che non è oltra cinquecento passi, ed è appellato il Golfo di Tracia. E quivi passò re Dario, con grande abbondanza di cavalieri.

E sappiate che il Danubio è un grande fiume, ch’è appellato Istres, che nasce di grandi monti in Alamagna, in occidente, verso lo monte Bar1; e riceve sessanta fiumi sì grandi, che navi vi possono andare: tanto che si parte in otto2 fiumi, ed entra in mare verso oriente, onde li quattro v’entrano sì rapinosamente, che le loro acque mantengono dolcezza ben venti leghe, anzi che si mescolino con acque di mare.

Oltre quello luogo all’entrata d’oriente è la terra di Scithe, di sotto il monte Rifeo; e Hyperborei, ove gli uccelli grifoni nascono. Ma egli è provato3 per li savii, che la terra di Scithe è in Asia, secondo che ’l conto divisa qua dinanzi, tutto

    t. Sembra che il nostro Volgarizzatore abbia inteso, il mare essersi allargato anticamente, e poi essersi ristretto in più angusti confini.

  1. Corretto verso Lombardia, in verso lo monte Bar, malgrado la ripetizione dell’errore del t, perchè così legga Solino cap. 23 Opina il Sorio, che fosse scritto verso lo m. Bar, e se ne sia raccozzato a sproposito verso Lombardia. Nel ms. Vis. manca questo inciso.
  2. Corretto sette, in otto col t.
  3. Corretto trovato, in provato col ms. Vis. e col t provè. Li savi sono più atti a provare, che a trovare paesi.