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Poi sì v’ è Calistos, e l’ isola di Ciclades, ch’è appellata Ortigia, là ove le coturnici grecise furo in prima trovate.

Poi v’è l’isola di Eubea, e Minola, e1 Nasso, e Melo, e Carpaten, e Lemno, ove è monte Athos, ch’è più alto, che’ nuvoli.

A ciò puote l’uomo intendere, che in Grecia son otto2 paesi. Lo primo è Dalmazia verso occidente. Lo secondo è Epiros3. Lo teizo Elados. Lo quarto Tessaglia. Lo quinto Macedonia. Lo sesto Achaia. Ed in mare sono due isole4, cioè Creta e Ciclades. E sì è in Grecia cinque diversità di linguaggi.

Quivi comincia un’altra parte d’Europa, in suso l’Ellesponto, cioè uno luogo dove il mare divide Asia da Europa, e non ha più di larghezza che sette stadii. E quivi fece lo re Xerse un ponte di navi, ove passò. Poi si allarga il mare dismisuratamente5, ma ora non è guari, che un poco

  1. Corretto Ebita in Eubea, Falassio in Nasso, Carpacen in Carpaten, Linino in Lemnos, col t.
  2. Corretto sei, in otto col contesto e col t.
  3. Corretto Pinis, in Epiro, col t. Una variante del Chabaille Piros.
  4. Il t dice due, senza aggiungere isole, riferendosi a paesi.
  5. Aggiunto il mare, col t, e col ms. Vis. acciò non si riferisca al re di Persia ciò che il maestro dice del mare. t puis s’eslargi la mer. L’ora che vien dopo, manca al