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LiO

Se tu sai dove ha ricetto.
Dove muore e torna in vita.
Me l’aridità, e ti prometto
Di serbar la fedeltà.

(Metastasio.)

Ancora sul Capitolo XXVI.

Un anonimo contemporaneo di Brunetto Latini, il quale in dialetto veneziano scriveva la Cronica degli Imperatori, tino a Luigi IX di Francia, al quale appunto Brunetto dedicava il suo Tesoretto, parlando dell’imperio di Claudio, nota intorno alla Fenice, che era oggetto di molto interesse a quelr epoca: «In questi tempi uno oxello che ave nome fenix, aparse in Egypto, lo qual avanti VI anni era aparso in Arabia; lo qual oxel vive in fine cinque cento anni, si comò vien dito, e poi si medesimo ardendose in lo nido, si renasci; e questo oxello è a modo di agoya grande, abiando una cresta in cavo e circa al collo color d’oro, exeto la coda, lo splendor del qual sì conio rosa è ceruleo, secondo che vien scrito.»

La cronica fu edita da Antonio Ceruti nel voi. III. \(ò\X Archivio Glottologico di G. I. Ascoli pagina 177.