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Riconlerò le sublimi pitiuiT del discepolo di
Brunetto:
E quale il cicoguin che leva laki
Per voglia di volare, e uon s’attenui
D’abbandonar lo nido, e giù la cala.
(Purg. XXV.)
Quale sovr’esso il nido si rigira
Poi che ha (lasciuto la cicogna i tìglij
E come quei ch’è pasto, la rimira.
(Par. XIX.)
Battendo i denti in nota di cicogna
(Inf. XXXII.)
ma non è vero che non abbiano lingua, perchè battono i denti ’on rumore.
Capitolo XXH’.
Erodoto e Strabene de.scrivono l’ibis. Quando Napoleone 1 andò in Egitto, i naturalisti che accompagnarono il moderno Alessandro nella famosa spedizione, meglio studiarono questo uccello tanto celebrato dagli antichi, e non fu troppo facile impresa il raffigurarlo. 1/ origino del cristero, per ammae