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sio, cioè la pianta disopra, e hanno otto dita nel piede. Altra gente v’è che hanno la testa a modo di cani; ed altri che hanno gli occhi nelle spalle, per ciò che non hanno capi. Un’altra gente v’è, che immantanente che nascono, li loro capelli si diventano bianchi e canuti, ed in loro vecchiezza anneriscono. Altri v’è che non hanno più che un occhio nella fronte. Ed altri v’è che hanno pure un piè, e si chiamano cidoplei, e corrono come folgore. Ma loro piedi non sono fatti come quelli degli uomini; anzi è un piede sì ampio e sì fatto, che quando ad alcuno fa caldo, egli si pone a sedere, e ponselo sopra capo e fassene ombra. Sì v’ha femine che portano figliuoli in cinque anni, ma elli non vivono oltra a otto anni. Tutti gli arbori che nascono in India non perdono mai foglie1.

Al cominciamento d’India si è il monte Caucaso2, che montando in sulla cima può uomo vedere grande parte del mondo. E dall’una parte

  1. Due codici del Chabaille qui aggiungono altre meraviglie dell’India: Et si y a une gent c’ om apele Pigmei, qui n’ont de haut que II cuetes, et ne vivent que XXX ans, et se combatent sovent aus grues, qui les assaillent. Questa variante prova, che gli amanuensi manomettevano il Tesoro a loro capriccio.
  2. Il t legge diversamente: En Ynde commence mons Caucasus.