Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/289


285

Non dobbiamo inarcare le ciglia, se i poeti antichi donarono il canto a questo uccello, quando eglino donavanlo anche al cigno, che doveva essere loro molto più noto, specialmente a Virgilio, se fosse vero ch’esso le candide piume bagnasse nel suo limpido Mincio, com’egli elegantemente e falsamente cantò.

Questi uccelli si trovano dovunque nei climi caldi, ed in Italia hanno i nomi di Uccello pescatore, Pescatore del re, Uccello del Paradiso, Martino pescatore, Uccello della Madonna, Uccello di santa Maria, Vitriolo, Piombino, Alcione.

Capitoh) X\I.

Palladio per poco insegna colle parole medesime del Volgarizzamento: «Son nimiche de’ luoghi seminati, e degli orti, imperoccliè col becco rodono, e nuoce il loro sterco (L. I, cap. XXX).»

Uscito, per sterco, come il latino evacuare, ha nella Crusca altri esempi. Bono lo usa altresì al capitolo XXIX di questo libro, aggiungendovi, per impedire ogni equivoco, cioè sterco.

L’avventura delle oche, le quali salvarono il Campidoglio, è notissima. I Franceschi partirono d’Italia carichi d’oro, non imbolato, ma estorto con un trattato. Arte vècchia e nuova, della quale furono priiii.-i troppo famosi maestri i Romani.