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Capitolo LXVI.
Dell’orsa.
Orsa ("^ una £» rande bestia ’. ed ha molto frale testa, e la sua forza è nelle gambe e l’unghie ^ però va ella molte volte ritta.
E sappiate, che quando l’orsa è disagiata di alcuna malattia, o di colpi, ella mangia d’ un’erba che ha nome flonius, che la guarisce. Ma s’ella mangia pome di mandragora, le convien morire, se subito non mangiasse formiche ^ Ma lo mele mangia olla volentieri sopra tutte le altre cose. E sua natura si è ch’ella è iscaldata di lussuria ^ E giacciono insieme, come l’uomo ^, il maschio con
1) Una grande bestia, manca al t. Il ms. Vis. grossa bestia. E' ripetizione del bisticcio fra Carlo magno, e Carlo grosso.
2) L’unghie, g-iunta di Bono. Manca al ms. Vis.
3) Il t: il rnanjne contre cehii mal.
4) Il t: et sa natura est, que il eschat(fe sa Uixure. Cancellato il non che è i)Uie noi ms. Vis. (non è scaldata di lussuria) clic neg-nva dove Brunetto afferma. Forse deve leg-yersi ne.
.")) Corretto: rome il leone, che è puro nel ms. \’is. in come l’Giorno, col t: comme li home. Cosi.scrive anche So!i)io f|ui tr;id»lt(). II (’haliaiUe qui non ha varianti.