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Capitolo LXII.


Della simia.

Simia è una bestia cho di molto cose somiglia r uomo ’, e volentieri contraffa quello che la vede fare all’uomo, e molto s’allegra della luna nuova, e della tonda si conturba maravigliosamente ^

E sappiate, che la simia porta due figliuoli, l’uno ama molto teneramente, e l’altro odia; e quando li cacciatori la cacciano, ella prende il figliuolo, ch’ella molto ama, in braccio per meglio camparlo % e quello che non ama, sì sei gitta alle spalle. E quando li cacciatori s’appressano, sì ch’ella vede bene che non puote campare, ella lascia lo figliuolo che porta in braccio, ch’ella ama più, per guardare * la sua persona: e quello

1) Che di molle cose somiglia l’uomo, manca al r, ed è nel ms. Vis.

2) Il t: et s’adolil q%iant eie e^t pleine, et est melancoliens. Il nis. Vis. concorda col Vol^-arizzaniento.

3) Per meglio camparlo, j^lossa del CTÌnml)oiii. Il riiiialunitc ò pjirafra.si del t.

4) Corretto fiunrire in guardare c(jl nis. Anilir. ( il nis. Vis. (juoraiitire ) \iv\\-\\(’ md r è il ooiici’tto, non la parola