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giungono se non dodici dì dell’anno. E non ingenerano se non del mese di moggio1. E per guardia de’ loro figliuoli non prende preda in quelle parti vicine al suo nido2.

E sappiate, die quando egli vede l’uomo prima che l’uomo veggia lui, l’uomo non ha podere di gridare. E se l’uomo vede prima lui, egli perde tutta la sua fierezza, e non può correre. E nella sua coda ^ ha una lana d’amore, che la si Uova co’denti suoi, quand’egli conosce eh.’ egli sia preso. E quando egli urla, egli si mette li suoi piedi dinanzi la bocca, per mostrare che sieno molti lupi.

Un’altra^ maniera di lupi sono, clie si chia 1) Il t, Ira di più: quant li lunaires rient. Il nis. Vis. concorda colle.stampe.

2) Al suo nido, manca al r ed al m.s. ^’i.s. Questo nido dei lupi, ne fa toccar con mano come nel trecento que.sto vocabolo avc.s-e più esteso significato che oggi; e fa parere meno strano a’ critici ragionevoli, elie il Petrarca dicesse nido la patria, dove educati fummo così dolcemente. Questa dolcezza di amore è in ogni ludo di uccelli, ed anzi diciamolo pure, di lupi ! Quanta j)iù ne dobbiamo sentire nel nostro !

3| Il t, ed il ms. Vis. en la fn de sa eoe.

4) Il t, qui comincia un altro capitolo, col titolo: Du loup cervier. Il volgarizzatore dichiarò nel titolo del presente capitolo, che vi comprendeva anche questo secondo avendo scritto Di più maniere di lupi, e non semplicemente Del lupo, come è nel t, e come abbiamo notato a principio. Il ms. Vis. concorda col nostro.