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siemo. Eli un piccolo loofantc iin^ttc il suo becco

sotto, colla sua forza s’aiuta lovaro. tanto cIk* intra la forza di quello egli si conforta per li gridi dogli altri, die egli si leva suso ’.

Capitolo lA.

Della formica.

Formica è un jiiccolo animale ", ma ella h di grande providenza; che ella procaccia la state di che ella vivo ^ il verno, e sceglie il grano, e rifiuta l’orzo, e conoscelo al fiuto \ Il grano, e l’altre sementi ch’elle ripognono ^ sì lo dividono por mezzo, perchè non nascano por lo grande umidore della terra ^

1) Il t: tant que li p:tiz olifans vient qui le relieve h la force de son bec, et de sa bouche, que il rixet des"uz lui.

2) Il t ed il ms. Vis. formis est petite chose.

3) Il t: ce qui besoing li est. Il ms. Vi.s. è conforme alle stampe.

4j Corretto: ^(?i(), ’n\ fiuto, col ms. Vis. e t: « l’odor.

5) E l’altre sementi ch’elle ripognono, manca al t. È nel ms. Vis. Pare fosse una glossa marginale, passata poi nel testo, avvegnaché quel lo clic viene appresso, abbia riscontro con grano, anzi che con sementi.

6) Corretto in della terra, la lezione delle stampe, e del ms. Vis. del verno, col t: de la terre. Sei codici del Cliabaille, leggono: d’ iter.