Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/253


249

4Ì49

non lian nini ))v\’^;\ tra loro, chf*^ oiaschoduno lia la sua ’, a cho q^W si tiene tutto il tempo della vita sua, in tal nianicn-a che quando alcuno perde sua mogliere, o alcuna perde suo marito, eli! non si congiungono mai con altro nc"^ con altra tutto il tempo (Italia vita sua, anzi vanno tuttogiorno soli per la foresta. Però ^ die lussuria non è in loro grande, e non è sì calda ch’eli! si congiungano, corno altre bestie che si congiungono per molestamento di natura, ma saviamerfte li due compagni se ne vanno insieme verso oriente appresso al paradiso delitiarum \ tanto che la (’emina trova una erba che l’uomo chiama mandragora, e mangiane ella. e fa sì che ne mangia il maschio con lei, ed incontanente riscaldasi la voglia di ciascuno, e congiungonsi inversamente, n * ingenerano uno figliuolo e non

1) Il ms. Arni))-, ag-giuiig-e moglie, che manca al t od al ms. Vis. e panni con vaghezza: ff la siene.

2) Le stampe ancora bisticciano: elli non si congiungonu mai con altro né con altra tutto il. tenijio della vita sua, anzi ranno tuttogiorno soli per la foresta, però che lussuria non è in loro grande. E n-n è sì calda, ch’elli etr. Trasportato il punto ào))o foresta, e rivendicata la lezione del ms. Vis. d(;l r: il ne s: joignent jimais h av,lre, aine vont lozjors seul p’inni le dcsert. Ftporceqne luxure n’est pas si chaude en enlx, que il s’assemblent coiiinie les autres hestes ctr.

3) Il t od il ins. \i^.: Paradis terrestre.

4) Le.stampe a casaccio; la fe mina trota una erha^ che l’UOMO chiama mandragora e mangiane ella, e fa s’i che ne