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E sappiate, clic’ cavalli masclii ’ sono di lunga
vita; chò noi troviamo scritto d’ uno cavallo che visse settaiit’ anni. Ma le giumente ^ non vivono^ lungamente, e la lussuria loro la può l’uomo ristringere * se l’uomo gli rade li crini. Ma ^ del suo parto nasce una cosa d’ amoie *’ nella fronte del puledro; ma la madre gliele cava co’ denti, chò non vuole che rimanga tra mano d’ uomo. E se r uomo gliele levasse, la madre non gli darebbe poi del suo latte.
E sua natura è, che tanto quanto il cavallo ò più sano e di miglior cuore ’, tanto più mette la bocca e ’l naso nell’acque quando bee.
1) Corretto mischiati, in uaschi, col ni.s. Ambr col t: chevai ma’-lfl, e con Solino. Il nis. Vis. cavalli malati, i quali vivrebbero più dei cavalli sani !
2) Il t: les femeles.
3) Ag-g-iunto non, acciò il Volg-arizzaniento non dicesse il contrario perfetto del t: ne vivent longuement. Cosi anche il ms. Vis
4) Il t: refroider.
5) Mutato e, in ma, voluto dalla sintassi, il t: mais cn son part.
6) Il t: naist un veneree d’ amor, che poco appresso chiama cele chose, come interpretò messer Bono.
7) Il t: el de meillor corat/e. Coraggio per cuore si usa anche in lingua italiana.
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