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Galazia: Antioco montò, poi che ebbe vinto il

duca, lo cavallo; e lo cavallo corse al chino in tal modo. eli’ egli uccise se ed il re Antioco \ E quando lo re de’ Sciti combatteva col nimico suo a corpo a corpo, ed egli fu morto % l’altra gente il voleva spogliare, e tagliargli la testa, lo cavallo suo lo difendè infino alla sua morte, che non volle mai mangiare ^ E sappiate, ch’egli è cosa provata che ’l cavalh^ lagrima per la morte ¦* di suo signore, e non ô niun* altra bestia che ’l faccia.

1) Il t: et li chevatis Cratarai le due de Galathas, qui quant les sires fu (mors, et que li rois AntiocJms i monta por combatre, li chevmos corut au devaler de I gran tertre, et trébucha en tel maniere que il ocist soi et son chevaxicheor. Il Volg-arizzamento è imbrogliato. Migliorando l’interpunzione, procurai di darvi luce. Il ms. Vis. ligio al t: e ’l cavallo di Cintareto lo duca di Gain tas, che quando lo suo signore fne morto, e che lo re Antioco vi montò suso fer combattere, lo cavallo corse al dichino d’una montagna: egli trabucco in tale modo, ch’egli ìiccisc so et lo re Antioco.

2) Il t: /« ocis à la bataille.

3) Il t: li chevmis le desfendi viguereusemeni, et le garda jusqu’ à sa mort, car il ne volt onqties puis mangier.

4) Corretto per l’amore, iu "per la morte, col ms. Vis. col t: Mainz chevatiz qui plorent et gietent lermes por la morte lor seignor. l^ìra un senso anche nella le/ione delle stampe, ma non era quello del Tesoro di Ser Brunetto.