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poco. E (li verno istà in luogo di riposo, e la
state viene un uccello che l’uccide, clie ha nome Coras; e s’egli lo mangia ’ sì gli conviene morire, se le foglie di alloro non lo deliberano da morte ^
Capitolo LUI.
Della natura de’ cavalli
Cavallo è una bestia di troppo grande cognoscenza, imperò ch’egli usa intra le genti. Ed han tanto senno e discrezione \ ch’ellino cognoscono il loro signore. E spesso mutan modi ed atti, quando mutan signori. E fremita nella battaglia. E rallegrasi per lo sono delle trombe. E sono lieti quando hanno vittoria., e sono tristi
1) Le stampe vaneg’g-iunu: e la state ritorna. E s’e fili mangia d’uno uccellii lucido clic lux nrnne foras, sì li conviene morire se le foglie di alloro n-.m lo deliberano. G inwìto col ms. Vis. coll’Ambr. e col r: et en esté vient %ins oisiaus qui l’ocist, qui a non Corax; mais se il le manjue, il l’en convient -morir, se feuille de lorier ne le délivre de r.iort. 1*’. in verità ineravij^flio.so questo camaleonte !
2) Ag-giunto: da morte, col r: delirre de morte. y) Il t, ed il m.s. Vis^.: J)iu rfi,ral.
4’! 11 t: vìcmcire.