Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/24

20

uomo, se non per uno piccolo sentieri, che fu fatto per forza, per mano d’uomini, ch’è per lungo bene otto milia passi. Poi v’ha1 uno spazio di terra di diciotto milia passi per lungo, là ove non è pozzo nè fonte. E sappiate, che immantanente che ’l buono tempo viene, tutti i serpenti del paese fuggono a quella parte, però non si puote andare alle porte di Caspe se non di verno. Ed in la terra di Caspe verso oriente, evvi un luogo2 divizioso di tutte cose che sono in terra, e quel luogo si è appellato Direu. Ed ivi presso è la terra di Termigere, che sì è dolce e sì dilettevole, che il re3 Alessandro vi fece la prima Alessandria, ed ancora è appellata Seleucia4. Appresso sì v’è Bauzia, un paese contra alla terra di India5 Oltre alla Battriana si è Pande6, una

  1. Le stampe leggono brulle di senso: per lungo bene otto passi si va uno spazio di terra di diciotto milia passi per lungo. Guarito col ms. Vis. e col t qui a de lonc bien VIII m pas, puis i a une espace de XVIII m pas de terre par lonc.
  2. Le stampe a sproposito. Ed è la terra di Gaspe verso oriente. Evvi un lungo ecc. Raddrizzate col t en la terre de Caspe, vers orient, est. I. lieus ecc.
  3. Il re, manca al t.
  4. Mutato Celartem delle stampe, in Seleucia col t, il quale ha le varianti Celeuce, Cileuce, Celaite, Oclaite.
  5. Mutato, Giudea, in India, col t. Correzione fatta anche nel libro II cap. 13.
  6. Mutato Bauzia, in Battriana, col t; e Bande, in Pande.