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Armenia, d’una nobile fontana1 che al cominciamento corre lentamente2, se non è quando tocca la marca di Mediani, che allora immantanente3 corre forte4, tanto ch’egli cade in uno lago ch’è appellato Aretusa, ch’è di tal natura5 che sostiene le cose che l’uomo vi mette dentro6, quantunque elle sian gravi e pesanti7, e quelli pesci ch’egli mena non possono vivere in altro lago8, e corre sì forte ch’è una meraviglia. Il colore di quel fiume è divisato da quello del lago. In questa maniera se ne va il Tigro correndo come folgore, tanto che ’l trova monte Tauro all’incontra. E allora entra sotto terra, e esce dall’altra parte di Zoroanda. Poi entra sotto terra, e corre tanto ch’egli rappare nella terra degli Adiabenesi e degli Arabi.

  1. Bono qui ommette alcuni nomi. Il t fontaine, qui est dite Elogiez. Per le correzioni, veggansi le illustrazioni in fine di questo libro.
  2. Il t lentement sanz non.
  3. Il t maintenant est apelez Tigris.
  4. Corre forte, manca al t.
  5. Di tal natura, manca al t. Corretto: Arecuso, in Aretusa, col t. Due codici francesi concordano con Bono.
  6. Che l’uomo vi mette dentro, manca al t. È nei due codici francesi suddetti.
  7. Il t et s’en court en tel maniere parmi le lac, que li poisson ecc. Di qui Bono prese il corre forte, sopra notato.
  8. Il t que li poisson de l’un, n’entrent pas en l’autre.