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egli avviene, che elli vanno a bere al fiume di

Eufratos, là ove ò un piccolo bosco di piccoli arbuscelli lunghi ’, che si menano e piegano a tutte parti, sì che per la loro fiebolezza, non li possono tagliare, sì come cosa clic non sta ferma al loro colpo. E perdio non li puote tagliare, sì vi iniqui tisce suso, e mescolasi con essi, ed impacciavisi in quelle verghe, che non ne puote uscire, nò non si può partire, credendole poter tagliare. E quando egli conosce che non si può partire nò andare, grida molto forte, credendosi aver aiuto. E quando gli uomini l’odono gridare, eglino vi coi-rono ^, e sì l’uccidono, e così il pigliano.

Capitolo XLIII.


Asnes, ovvero Asino salvatico ^.

Asnes sono di due maniere, cioò dimestichi e salva tichi \

l) Ut: lons ci déliez. Il rinianiMite è piirafrasi. Il ms. Vis. concorda con Bono.

2i II t: à l’enseigne de sa voiz.

3) Le stampe bizzarramente: arnes, ovvero asino salvatico. Il t: de l’asne. Scrivo asne, e lascio ovvero asino salvatico.

4) Mutato diiìiestiche e salvatiche, in dimestichi e salvaiicki, col t, e corno fa Bono stesso in fino al capitolo, il