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dietro villanamente; e molto ha a dispetto la laidezza de’ suoi piedi, e la sua carne è molto dura maravigliosamente, e di soavissimo odore1.


Capitolo XXXIV.


Della tortola.


Tortola è uno uccello di gran castitade, che dimora ne’ buchi degli arbori, e volentieri dimorano dilungi da gente. E quando le penne le sono cadute, fa cinque buchi e fa ’l nido de’ suoi figliuoli, e questo nido murano, e fasciano d’una erba, che ha nome sacchiel, per che alcuna cosa che contraria sia loro, non vi puote andare2.

E sappiate, che la tortola è sì amabile al suo marito, che quando ella il perde per alcuna cagione, mai non s’accosta a nessuno altro3, per castitade, o per paura ch’ello non torni4, che per

  1. Il t: est dure fierement, et de grant odor.
  2. Il t varia: tout yver maint es pertuis des arbres, por la plume qui li chiet, et son nif cuevre de foilles d’esquille por le lonf qui ne touche ses faons; car il nose aler là où cele herbe soit.
  3. Il t: ele ne quiert jamais autre mari.
  4. Il t: ou porce que ele cuide que ses maris viegne. Le lince appresso, mancano al t.