Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/198

194

e fa sembianza che non possa volare, infino a tanto che l’è allungata dal nido1.


Capitolo XXXII.


Del pappagallo.


Pappagallo è una generazione d’uccelli verde2, e hanno il becco torto a modo di sparviere, e hanno maggior lingua e la più grossa che nessuno altro uccello, secondo la sua grandezza3, perchè egli dice parole articolate, sì come l’uomo, se gli è insegnato l’anno ch’egli nasce, perchè dal primo anno innanzi sono sì duri e sì ingrossati4, che non imprendono cosa che sia loro insegnata5, e sì ’l debbe l’uomo castigare con una piccola verghetta di ferro. E dicono quelli d’In-

  1. Il t: porce que ele puisse l’ome esloignier de son repaire miels, et plus coiement.
  2. E hanno il becco torto a modo di sparviere, che è pure nel ms. Vis. manca al t, che ha invece: ses bés, et si pies sont rouges comme sanc.
  3. Secondo la sua grandezza, che è pure nel ms. Vis. manca al t.
  4. Il t: dours et oblious.
  5. Il t: que om li moustre.