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E loro tempo puossi apertamente conoscere, ch’elle anneriscono quando vegnono nel tempo1.
Capitolo XXVIII.
Della upupa.
Upupa è uno uccello con una cresta in capo, e vivono di cose putride e laide, e però è il loro fiato puzzolente molto2. E quando le loro madri3 invecchiano tanto4 che non possono bene volare5, e li loro figliuoli le prendono e mettonle nel nido, e spennanle tutte, e ungono loro occhi, e tengonle coperte con le loro ale, e tanto loro6 por-
- ↑ Il t: nercissent par viellesce, colla variante di due codici: enercissent.
- ↑ Il t: manjue fiens, et choses puans, et por ce a ele mauvaise alaine et porrie.
- ↑ Il t ed il ms. Vis. pere. Che Bono fosse meglio informato? Il t non ha varianti in questa parola.
- ↑ Il t: mais tant font par lor nature, que quant li fil voient lor pere envielli.
- ↑ Il t: et que il est griès et pesans, et sa veue est auques oscurcie.
- ↑ Le stampe leggono le, manifestamente dagli amanuensi scambiato per lo’, cioè loro, come altre volte. Corretto col t.