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fiume; e nascono sotto il monto detto Libano. E divide il paese di Giudea da quello d’ Arabia1, e alla fine cade nel mare Morto, presso in Gerico.
E sappiate, che ’l mare Morto è appellato morto per ciò che non ritiene nè ingenera alcuna cosa vivente: e tutte cose che sono senza vita caggiono in lui nel fondo. Vento no ’l potè movere; ed è tutto come il buturo2 tenace, e per ciò l’appellano molti il mare Salmarre, e si è3 lo lago di Alfat. E sappiate, che ’l buturo4 di quello lago è sì tenente e sì appiccaticcio, che se l’uomo ne prendesse una manata5, ella non se ne ispiccherebbe giammai, anzi se ne avvorrebbe6 tutta insieme la mano a che ella fosse appiccata7, se egli non toccasse lo sangue mestruale della fe-
- ↑ Aggiunto da quello, col t devise le pais de Iudée de celui d’Arabe. Le stampe, Giudea d’Arabia.
- ↑ Alla voce Buturo, la Crusca reca questo esempio, e spiega. Bitume. Alle voci Manata, Appiccicaticcio, reca il medesimo, e non legge più buturo, ma bitume. il t: semblable à burre bien tenant.
- ↑ Corretto: e sì v’è, in e si è col t est le lac de Alphat.
- ↑ Il t la boe.
- ↑ Il t une fiole. Il ms. Vis. con un ferro de tanagie.
- ↑ Il Sorio a questo avvorrebbe, spiega avvolgerebbe. Il t ainz tenroit tous ensemble. Avvorrebbe è senismo.
- ↑ A che ella fosse appiccata, manca al t. Tre codici leggono con Bono: la char où ele fust apichèe.