Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/187


183

Capitolo XXVI.


Della fenice.


Fenice è uno uccello il quale è in Arabia, e no’ n’è più che uno in tutto ’l1 mondo, ed è di grandezza d’aquila. E ha la testa due creste, cioè una da ciascuno lato sopra le tempie2, le penne del collo sono molto rilucenti come di paone3, dalle spalle infino alla coda ha colore di porpora, e la coda è di colore di rose, secondo che dicono quelli che abitano in Arabia, che per loro è veduto molte volte.

E dicono alcuni, ch’egli vive cinquecentosessanta anni4. Ma li più dicono ch’egli invecchia in cinquecento anni. Altri sono che dicono ch’ella viva mille anni.

  1. Le stampe goffamente: e non è più in altro mondo. Corretto col t: il n’a plus que un sol en trestout le monde. Il ms. Vis.: e non di più in tutto il mondo.
  2. Il t: il a creste sonz la maissele d’une part et d’autre.
  3. Il t: et la plume de son col enqui entor est reluisanz comme fin or arabien.
  4. Corretto quaranta in sessanta: correzione i molto rilievo. Una variante del Chabaille veramente scrive, quaranta, ma aggiunge: mès autrement ne poons savoir la veritè mais.