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Capitolo XVII.
Dell’ape.
Ape son quelle1 mosche, che fanno il mele e la cera, e nascono senza piedi e senza ale, e poi le mettono quando sono grandi2.
Queste api3 portano grande diligenza a fare lo mele; e della cera4, la quale elle cogliono di diversi fiori, e fanno elleno5 diverse magioni, e diverse camere, onde ciascuna ha suo proprio nome e luogo quivi ov’elle tornano6.
Elle fanno re e oste7 e battaglia. E fuggono
- ↑ Il t: les mosches, e perciò aggiunto mosche.
- ↑ Il t: les recuevrent après lor naissance.
- ↑ Il t: Ces mosches, colle varianti moiches, moisses, mousches, mouches.
- ↑ Le stampe: fare lo mele e la cera, la quale ecc. Rettificato il senso, cambiando la cera, in della cera col t: car de la cire.
- ↑ Il t: edefient par merveillous engin.
- ↑ Il t: chascune a son propre leu, où ele repaire touz jors sans changier.
- ↑ Il t: dux, et rois, et font battailles, colla variante di due codici: ont roy et ost.