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sia figliuolo d’astore che abbia più di quattro1 mude: onde vive2 più lungamente quando è ingenerato da padre che sia vecchio. Il suo collo sia lungo3 sottile e serpentino, il petto grosso e ritondo come colombo; e che4 le due penne dell’ale, le quali le più genti chiamano ispade, sieno serrate con l’ale, sì che le non gli paiano di fuori5, e l’ale brevi6, e ben tenenti7, e gli artigli grossi8 di nerbora, e non di carne9, e l’unghie grosse e bene forti10.
E tanto sappiate11, che quelli che hanno le gambe lunghe prendono più leggiermente12, ma
- ↑ Corretto tre in quattro, col t.
- ↑ vit miex et plus longuement.
- ↑ Il t: longs et soutis et serpentins. Aggiunto sottile, col t, e col ms. Vis.
- ↑ Il t: les pairons, ce sont les II pennes etc.
- ↑ Il t: serrées as eles, briès, auques bien joignauz.
- ↑ Corretto brune in brevi col ms. Vis. e col t.
- ↑ Il t: pennes franches, et bien tenans.
- ↑ Il t ha di più: iambes grosses, et jaunes, et briez: piez grans et lez et overs, et lonc talon, et tout l’arteil etc.
- ↑ Il t: de ners avec les os.
- ↑ Il t: ongles gros, fors, et durs, et l’arteil demi long à mesure.
- ↑ Il t: Ce est la maistrie à conoistre bon ostour, mais tant sachiez etc. Il ms. Vis.: Queste sono le conoscenze degli astori: ma tanto sappiate etc,
- ↑ Il t ha di più: et a paine faillent.