maggiori sono lo femine, e li minori sono li maschi, ciò sono li terzuoli. E sono sì caldi per la maschiezza1 e sì orgogliosi, che appena prendono se non ne viene loro voglia. Ma la femina, ch’è fredda per natura2, è tutto giorno volonterosa3 di prendere, però ch’ella è fredda4, e la freddura è radice di tutta cupidità. E ciò è la cagione, perchè li grandi uccelli rapaci sono migliori: per ciò che non hanno nullo desdegno di prendere, anzi desiderano sempre la preda, e più l’un dì che l’altro5, in tal maniera, che alcune fiate quando sono sori6 prendono mal vizio, ma nella muda lo lasciano, e megliorano le penne7, ma li terzuoli8 vi prendono molte fiate vizio9.
- ↑ Il t: par la masculinitè qui en eulx regne.
- ↑ Il t: par la feminitè qui en li est.
- ↑ Il ms. Vis.: volonterosa e desiderosa. Il t: covoitouse et desirrans de prendre.
- ↑ Ella è fredda, manca al t.
- ↑ Il t: plus et plus.
- ↑ Aggiunto, quando sono sori, col t: quant il son sor. Aggiunto dal Sorio
- ↑ Il t: muent et enmeillorent pennes et habiz.
- ↑ Corretto: e li mali terzuoli, in ma li ecc. col t: mais li terceaus.
- ↑ Il t: prent en chascune mue aucun mal vice.