Pagina:Latini - Il Tesoro, 2, 1877.djvu/113


109

così sono le perle bianche e nette simigliantemente; sì si vogliono cavare per chiaro tempo1.

Anche è in mare un’altra cochilla d’una altra maniera, che si chiamano moricche2, e le più genti le chiamano ostrice, in ciò che quando l’uomo gli taglia intorno, eglino nascono lagrime, di che l’uomo tigne le porpori di diversi colori3, e quella tintura è delle sue carni.

Ed un’altra cochilla è che l’uomo la chiama cancro, però che l’ha gambe, ed è rotonda4, ed è nimica dell’ostrice, ch’ella mangia la loro carne per grande ingegno, ch’ella porta una piccola pietra, e va di sopra all’ostrice, e quando ella apre la bocca, ed ella lascia cadere questa pietra tra le sue ossa con che ella si chiude, e quando ella vuole non si può richiudere, sì che ella la si mangia in questo modo5.

  1. Il t et de matin. Bono per altro aggiunge in fine del periodo: sì si vogliono cavare per chiaro tempo. Il t ha pure la controprova: autrement nainil, et nule pelle n’est graindre de demi polce. È curiosa la variante di sei codici del Chabaille: autrement nule pelle n’est greignor que un poete.
  2. Il t murique ou conche.
  3. Di diversi colori, manca al t.
  4. Aggiunto ed è rotonda, col t et est reonde.
  5. Il t varia: et orrez comment. Il porte une petite pierre, et ensuit l’oistre tant que ele oevre son charsois. Lors vient li cancres, et giete la pierre dedanz en tel maniere que ele n’a pooir de reclorre, et en ceste maniere s’en paist.