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fatto, cioè a dire cielo, acqua, terra1, giorno, chiarezza e gli angioli. E che la chiarezza fosse divisata dalle tenebre. E poi che egli lo comandò, sì fu fatto di niente.

E ciò fu il primo giorno del secolo. Del qual giorno dicono molti savi2, che fu quattordici3 dì all’uscita del mese di marzo.

Al secondo giorno fu stabilito il firmamento.

E al terzo giorno comandò che la terra fosse divisata dal mare e dalle altre acque. E tutte cose che sono radicate sopra terra furo fatte in quel giorno.

E al quarto giorno comandò che ’l sole e la luna e le stelle e tutte le altre luminarie fossero fatte.

  1. Corressi col t acqua e terra l’errata lezione della stampa terra ed acqua, perchè il nostro cosmologo in questo medesimo capitolo registra prima l’acqua e poi la terra.
  2. Molti savi. Il t li p’usor. Il traduttore non fu pago dell’asserzione dei più, se non sono savi, cioè sapienti. Questo scambio è frequente in tutta la traduzione. Il ms. Vis. li più.
  3. Il t XIIII jors à l’issue dou mois de mars. La ragione della correzione è data dal Sorio, e si riporta nell’illustrazione di questo capitolo. Il ms. Vis. a la scieta. La stampa quattordici dì del mese di marzo.