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Chè in primamente egli ebbe in pensiero e in sua volontà1 le imagini e le figure, come egli farebbe il mondo e le cose tutte che vi sono. E ciò ebbe egli tuttavia eternalmente, sicchè quel pensiero non ebbe mai cominciamento. E questa imaginazione è appellata mondo archetipo, ciò è a dire mondo in similitudine.
Appresso fece di niente una grossa materia, la quale non era d’alcuna figura ne d’alcuna similitudine, ma era di sì fatta norma e sì apparecchiata, ch’egli ne poteva formare e ritrarre ciò ch’egli volea. E questa materia è appellata hyle2.
E poi ch’egli ebbe ciò fatto, sì come a lui piacque, mise egli in opera e in fatto il suo proponimento, e fece il mondo e le sue altre creature secondo la sua provvidenza. E con tutto che egli il potesse fare tosto e speditamente, già niente vi volle correre, anzi vi mise sei giorni. Il settimo si posò.
La Bibbia noi conta che al cominciamento lo nostro Signore comandò che ’l mondo fosse