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il dubbio nelle annotazioni, lasciando integro il Volgarizzamento.
Quando l’errore fosse di un concetto, franteso da messer Giamboni, lo lasciai nella stampa, appuntandolo, e ponendovi di fronte la lezione del Testo, acciò l’errore di Bono per avventura non fosse imputato a Brunetto.
Se l’errore di concetto è nel Testo, lo lasciai, nè sempre lo appuntai. Era solamente la buona fede del Sorio, che poteva promettersi purgato il Tesoro da tutti gli errori di concetto, quando corretta ne fosse coi codici migliori la lezione32. Gli errori di fatto e di scienza nel Tesoro, sono molti di quelli che ripete poi Dante suo discepolo: sono gli errori del medio evo. A tutti correggerli, sarebbe necessario rifare nella maggior parte il Tesoro. A volerli tutti confutare, oltre che sarebbe fatica sprecata perchè ogni discreto lettore li vede e confuta da sè, occorrerebbero più capitoli che non sono nel Testo. Aggiunsi qui e colà qualche critica illustrazione, quando parvemi opportuna.
Le varianti dei mss. che per lo più sono varianti di parole, vagliai alla meglio, preferendo le più conformi all’autentico Testo. Nei dubbii sull’autenticità della lezione o francese o italiana,