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sibbene gli inserisce nel Testo, come dettatura d’incontrastabile autenticità del Latini.
In alcuni mss. italiani (cioè in quelli che il Mussafia registrò nella seconda famiglia, come altrove esponemmo), trovansi queste aggiunte, ma variamente compendiate, ampliate, più o meno rimaneggiate. Alcune conducono il racconto storico molto più innanzi di quello che Brunetto nel Tesoro facesse. Alcune poi narrano gli avvenimenti in senso affatto ghibellino, cotalchè il Tesoro sembra il campo aperto, nel quale ogni menante a suo libito seminare e piantare potesse.
È meritevole di peculiare osservazione la giunta storica del Laur. 23, per quanto riguarda la storia antica sacra e profana. Dove il t ha una linea, quel ms. ha un capitolo, in ispecie nella storia romana, ed in quella dei biblici patriarchi.
Questa giunta storica del ms. Visiani, fu pubblicata nel Brano di storia italiana tratto da un codice scritto nel buon secolo della lingua (Padova, 1859).
Nel 1858 fu stampato a Lucca da Leone del Prete un Fioretto di croniche degli imperatori, il quale si legge in alcuni codici di Firenze, ed è molto somigliante alla giunta storica del Tesoro, della quale parliamo. Questo Fioretto fa più incerti i giudici intorno all’origine, potendone essere la sorgente, ed anche un compendio.
Il Mussafia nel citato suo Studio del Tesoro, confronta le varie lezioni della giunta, per quanto spetta alla diversità del racconto, ed alle varianti.