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minore di lui e della terra, è provato certamente per gli oscuramenti dell’uno e dell’altro1.

Ragione come: Voi vedete entrare la Luna in quel medesimo segnale, in che ’l Sole rimane; ed allora è ella intra lui e la terra, ma non luce di verso noi. E puote essere sì dirittamente in quel punto2 tra la terra e ’l Sole, ch’ella cuopre il Sole ai nostri occhi in tal maniera, che noi non ne potemo del Sole vedere niente, e la sua chiarezza non ha nessun podere sopra noi. Ma però che ’l Sole è più grande che la Luna e3 che la terra; e però che la terra è maggiore che la Luna; non ha il Sole quella oscuritade per tutta la terra4, se non è in tanto come l’ombra della Luna puote coprire, e contrastare a’ raggi del Sole.

E quando la Luna è andata al settimo segnale dell’altra parte del cerchio, puote essere alcuna fiata che ella è sì dirittamente contra allo Sole, che l’ombra5 della terra entra in mezzo, e ritiene i raggi del Sole in tal maniera, che la Luna oscura, e perde lo suo lume a quel punto che ella ne dee più avere. E la cagione si è,



  1. Il t. par les eclipses, et par les oscuritiez.
  2. Mutato segnale in punto, col t point.
  3. Corretto o in e, col senso, e col t.
  4. Il t n’avient cele obscuritè.
  5. Il t que la terre entre emmi.